Da sinistra: Pietro Vierchowod nei primi anni ‘80 con le famose J.D. Farrow's e il discusso quanto sproporzionato simbolo adottato dai Pontello, la prima maglia del 1926 “inquartata” con i colori della città di Firenze, e Amarildo con una tipica tenuta anni ’60.


 


La Fiorentina è la squadra in tenuta viola per antonomasia, data la particolarità della tonalità e lo scarso uso che se ne faceva nel mondo del calcio fino all'esplosione del mercato del merchandising: poche altre formazioni usano il viola, e se si esclude l'Austria Vienna e il Royal Sporting Club Anderlecht, sono tutte sconosciute al grande pubblico.
Se il colore viola viene spesso erroneamente associato anche alla città di Firenze, che invece ha come colori il bianco e rosso, pochi sanno che agli esordi la compagine fiorentina indossava proprio le tonalità della città. La prima divisa di gioco era metà bianca e metà rossa con sul petto lo scudo cittadino, e questa scelta durò qualche anno, finché delle maglie a strisce bianco-rosse subirono un lavaggio sbagliato nel fiume, almeno a quanto si dice ormai per tradizione. Il colore viola piacque subito al pubblico, e non venne mai più cambiato.
Durante gli anni la tenuta non fu sempre uguale, in quanto passò spesso da monocromatica ad alternata con pantaloncini bianchi o neri. I bordini e le rifiniture, quando presenti, di solito erano bianche. Con l'esplosione del merchandising, si sono aggiunti a volte bordini rossi o anche bizzarri disegni gialli.

  

In ordine da sinistra: la maglia del secondo scudetto datato 1969, le "mitiche" Adidas di fine anni ‘70 e le due versioni prodotte dalla Ennerre con sponsor Opel di metà anni ‘80

     


Una curiosità: Maglia viola al 19° posto fra le divise più belle della storia del calcio (Fonte: Times del 4 Ottobre 2007)
 
 
Per i tifosi la maglia della propria squadra del cuore è qualcosa di più che una semplice divisa, è quasi una religione. Belle o brutte l'attaccamento non passa anche se, come dice il proverbio "anche l'occhio vuole la sua parte". A questo proposito il Times, noto quotidiano inglese, ha stilato la classifica delle 50 divise più belle della storia del calcio moderno. Al primo posto quella del Brasile del 1970, davanti a quella del Real Madrid del 1960 e a quella dell'Italia del 1970. La casacca gigliata si classifica al 19° posto, seconda fra i club del “bel paese”, dopo quella dell'Inter 1960. Qui di seguito tutta la graduatoria completa:
 
1. Brazil 1970
2. Real Madrid 1960s
3. Italy 1970
4. Holland 1974-78
5. Liverpool 1960s
6. Ajax
7. Newcastle United 1969
8. Celtic 1967
9. Wolves
10. England 1966 
11. Argentina 1978
12. England 1960s
13. France 1984
14. Internazionale 1960s
15. Hungary 1950s
16. Barcelona
17. QPR 1969
18. Crystal Palace 1970
19. Fiorentina
20. West Ham United 1960s-70s
21. Blackpool 1950s
22. Manchester City away 1969-73
23. Arsenal 2005-06
24. United States 1994
25. Crystal Palace 1972
26. Blackburn Rovers 1960s
27. Coventry City away 1971
28. Reading 1969-74
29. Arsenal 1970s 
30. Stoke City 1972
31. Juventus
32. Croatia 1998 World Cup
33. West Bromwich Albion 1960s-70s
34. Poland 1974
35. Tottenham Hotspur 1970s
36. Bristol Rovers
37. Aston Villa 1957 FA Cup final
38. Birmingham City 1972
39. Sheffield United 1972
40. Manchester United 1960s
41. Sampdoria
42. Bradford City 1968-72
43. Heart of Midlothian 1960s
44. Partick Thistle 1960s (red and gold hoops).
45. Everton 1969
46. Scotland 1967
47. Northern Ireland 1970s
48. Flamengo (Brazil)
49. Palermo
50. Dukla Prague

Ecco la motivazione del Times di tale posizione:
 
Fiorentina Violet is an unusual colour normally reserved for third kits in England, but Gabriel Batistuta wore it with pride for the Viola.
Il Viola è un colore insolito, solitamente in Inghilterra viene utilizzato per la terza muta, ma Gabriel Batistuta l’ha indossato con orgoglio per la Fiorentina. (Da questo si deduce che il periodo a cui fa riferimento il Times, è compreso dal 1991 al 2000 anni in cui Batigol ha giocato a Firenze)


Aneddoto:
Il Viola era il colore dell’anima sottile, per questo è stato adottato dalla Chiesa per le sue funzioni quaresimale e per accompagnare i morti ai funerali. A tale proposito si associa il fatto che è un colore poco fortunato.
La Fiorentina non è nata con il colore Viola addosso. Era biancorossa, vestita con i colori di Firenze. La leggenda vuole che una lavandaia distratta, fece stingere le maglie, che diventarono Viola, il colore non dispiacque e lo si tenne. Oppure, più realisticamente, visti i tempi, non c’era la possibilità di comprare una nuova muta.
Ma, la stranezza di tutta questa vicenda, è che il bianco più il rosso, danno il rosa, non il Viola! Quest’ultimo è un colore secondario, (ma non certo per Firenze!!) formato dal blu e dal rosso…


 

Le parole dell'inno della Fiorentina

scritto da Narciso Parigi nel 1956 (l'anno del 1° Scudetto)